Andreas Fasel ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia presso l’Università di Zurigo. Ad oggi lavora part-time nel settore alberghiero e nel restante tempo come storico indipendente. I suoi interessi di ricerca riguardano la storia della militanza operaia contro i processi di taylorizzazione, la storia della politica sociale delle imprese e la storia del lavoro industriale e domestico. Nel 2021 ha pubblicato il libro “Fabrikgesellschaft” (Fabbrica come società) che esplora criticamente il funzionamento interno di alcune delle più importanti aziende svizzere di ingegneria/manifattura industriale del secondo dopoguerra. La sua ricerca attuale si concentra sulla micro-politica della deindustrializzazione nella Svizzera dagli anni ’70.
Missione di progetto
In pasto alla Ruggine. Una Storia del Lavoro e della Conoscenza della Deindustrializzazione in Svizzera
Intorno al 1970, la Svizzera era uno dei paesi più industrializzati del mondo, con una produzione industriale che rappresentava il 40% dell’intero prodotto interno lordo. Questo sarebbe cambiato nei decenni successivi, dopo che la crisi del 1973-75 segnò l’inizio di un lungo declino dell’industria e la quota della produzione industriale sul PIL scese al 20% intorno al 1990.
Sebbene l’occupazione nel secondo settore sia fortemente diminuita e il mondo del lavoro sia cambiato radicalmente, sia la storia della deindustrializzazione che le storie e le memorie dei lavoratori che ne sono stati colpiti rimangono un territorio in gran parte inesplorato nella storiografia e nella memoria pubblica svizzera.
Il progetto in collaborazione del Dr. Andreas Fasel e del Dr. Leo Grob punta a colmare questa lacuna. A tal fine, il loro lavoro esamina la deindustrializzazione in Svizzera da una doppia prospettiva, utilizzando l’esempio del cantone Vallese:
Dal punto di vista di storia della conoscenza ci chiediamo quali concetti, semantica e categorie statistiche usassero le autorità vallesane per registrare e classificare il calo dell’occupazione industriale, la chiusura delle fabbriche e l’aumento della disoccupazione. Inoltre, la nostra indagine mira anche ad esaminare il ruolo delle autorità nel trasferire il peso della disoccupazione sui lavoratori migranti.
Dal punto di vista di storia del lavoro, il nostro progetto comprende l’analisi delle due aziende industriali più importanti del Vallese: Alusuisse e Lonza. Sulla base delle chiusure degli impianti cementiferi, facciamo luce sul ruolo dei sindacati, nonché sulle esperienze e sui ricordi dei lavoratori interessati e delle comunità locali coinvolte.