Tim Strangleman è Professore di Sociologia, presso la School of Social Policy, Sociology and Social Research (SSPSSR) della University of Kent, a Canterbury. Dopo aver lavorato per cinque anni nella metropolitana di Londra come segnalatore, Tim ha lasciato le ferrovie nel 1988 conseguendo un diploma in scienze sociali al Ruskin College di Oxford, e poi la laurea e il dottorato di ricerca presso l’Università di Durham. Ha svolto numerose ricerche e scritto sull’identità, la cultura e il significato del lavoro; industrie tradizionali in declino e soprattutto deindustrializzazione. Le sue ricerche includono il settore delle ferrovie, quello del carbone, della costruzione navale, dellingegneria, delledilizia, della fabbricazione della carta e della produzione di birra. Tim è un sociologo storico che utilizza la storia orale e metodi e approcci visivi nella sua ricerca. Nel corso della sua carriera ha anche pubblicato numerosi articoli su una serie di riviste specializzate. Ha scritto tre libri: (2008) Work and Society: Sociological Approaches, Themes and Methods, con Tracey Warren, Routledge; (2004) Work Identity at the End of the Line? Privatisation and Culture Change in the UK Rail Industry, Palgrave e il suo nuovo libro, Voices of Guinness: An Oral History of the Park Royal Brewery, Oxford University Press, (2019). Attualmente sta curando The Routledge International Handbook of Working-Class Studies con Christie Launius e Michele Fazio (di prossima uscita, nel 2020). Nel corso degli anni, Tim ha inoltre collaborato con artisti, fotografi e registi. 


Email: t.strangleman@kent.ac.uk
Websites:

http://www.kent.ac.uk/sspssr/staff/academic/strangleman.html

http://www.kent.academia.edu/TimStrangleman

Tim is a regular contributor to Working Class Perspectives blog:

https://workingclassstudies.wordpress.com/


Progetto corrente 

Tim è attualmente coinvolto in una serie di progetti legati al suo lavoro con DePOT, e sta iniziando a lavorare su uno studio della storiografia della deindustrializzazione che mira ad analizzare, attraverso uno sguardo storico e comparativo, il modo in cui la deindustrializzazione emerge come concetto e idea nel discorso popolare e politico, e il modo in cui ciò è stato interiorizzato all’interno del mondo accademico durante i decenni passati. Tutto ciò fa parte di un progetto di più ampio respiro che mira a esaminare concettualmente ed empiricamente la nozione di “half-life of deindustrialisation”, sollevando una serie di questioni storiche e sociologiche vitali sul significato del lavoro e dell’industria, della perdita, del declino, della nostalgia e dell’attaccamento degli individui, delle comunità e delle società.