Ho una laurea triennale in Relazioni Internazionali e un doppio master in Analisi Comparata delle Società Mediterranee e Studi Internazionali conseguiti presso il Politecnico Mohammed VI in Marocco e l’Università di Torino. Ho conseguito la laurea magistrale con una tesi di ricerca sulle politiche della memoria nella Bosnia-Erzegovina del dopoguerra, con un focus sul genocidio di Srebrenica come “eredità difficile.” Spinta dal desiderio di indagare la complessità delle storie e delle culture europee, dopo la laurea magistrale ho lavorato come stagista presso la Memory Studies Association (MSA) e come assegnista di ricerca presso la fondazione per l’arte contemporanea Sandretto Re Rebaudengo, dove mi sono occupata di approcci artistico-culturali alla commemorazione. I miei vasti interessi di ricerca riguardano gli studi sulla memoria, gli studi sul patrimonio, la storia orale e le transizioni socio-tecniche. La mia ricerca di dottorato indagherà la storia della deindustrializzazione nucleare italiana da una prospettiva globale e comparativa, attingendo da studi scientifici e tecnologici per affrontare l’interrelazione tra il settore nucleare e il mondo sociale storicamente in evoluzione, e da studi di deindustrializzazione per affrontare questioni di creazione del patrimonio nell’industria nucleare e nelle comunità locali.

Descrizione del progetto

Patrimonio nucleare: la deindustrializzazione nucleare italiana tra governo locale e governance internazionale

Il progetto mira a collocare la chiusura delle centrali nucleari italiane e l’avvio del processo di decommissioning – inteso come decontaminazione e smantellamento degli impianti nucleari e rimozione e trattamento del combustibile e di altri materiali radioattivi – nella più ampia storia della deindustrializzazione italiana, in una prospettiva europea e nel contesto della trasformazione della civiltà industriale occidentale. Più precisamente, il progetto intende ricostruire il dibattito e le interazioni tra i diversi attori istituzionali, pubblici e privati, responsabili dello smantellamento delle strutture nucleari italiane e le modalità con cui questi attori abbiano discusso criticità e opportunità del complesso processo di denuclearizzazione dagli anni ’70 agli anni ’90, sia in campo socio-politico che in quello tecnologico-industriale.